Descrizione
DENOMINAZIONE: Barbera d’Asti D.O.C. Superiore – D.O.C.G. dalla vendemmia 2008
UVE: Barbera 100% ottenute da cloni selezionati
TIPOLOGIA: rosso di grande corpo e struttura
POTENZIALE D’INVECCHIAMENTO: 8/10 anni
VIGNETI ORIGINE: vigneto di proprietà sito in Nizza Monferrato, sulla collina La Ghersa, in Loc. Punta d’Angùta; le viti sono state piantate dopo uno studio sulla composizione dei terreni e le condizioni micro-climatiche che hanno portato alla scelta di quattro cloni selezionati dall’Università di Agricoltura di Torino in grado di esprimere al meglio il potenziale qualitativo ed il particolare terroir grazie a grappoli spargoli ed acini di piccole dimensioni, dalla buccia più spessa e ricca di tannini ed aromi
CLONI IMPIANTATI: AT-82, AT-84, AT 171, AL-115 –
PORTAINNESTI: 420/A
SISTEMA DI ALLEVAMENTO : controspalliera a guyot laterale, coltivazione biologica con inerbimento
TERRENO: marne calcaree ed argillose, sabbie astiane dell’era terziaria; strati tufacei a media profondità
DENSITA’ D’IMPIANTO: 5500 vines/hectares –
ANNO D’IMPIANTO DEL VIGNETO: 1996
ESPOSIZIONE: Sud – Sud/Ovest
VENDEMMIA PERIODO: settembre
METODO: differenziata, a mano, in cassette da 20 Kg. di capacità
RESA PER ETTARO: in uva 65 quintali (1,2 Kg. per ceppo), in vino 42 ettolitri
VINIFICAZIONE La fermentazione viene effettuata in tini di rovere francese della capacità di 52 hl.; il mosto viene lasciato a contatto con le bucce per 18/20 giorni: per favorire la massima estrazione di colore, profumi ed aromi, viene effettuato il dèlestage, cioè viene aspirato tutto il mosto liquido in fermentazione, determinando la caduta e la rottura del cappello sul fondo del serbatoio: ripompando il mosto all’interno del serbatoio le bucce sgretolate fra di loro, risalendo lentamente verso l’alto, saranno a perfetto contatto della parte liquida
AFFINAMENTO Terminato il periodo di macerazione sulle bucce il vino viene travasato in barriques, dove svolgerà la fermentazione malolattica e vi rimarrà a maturare ed affinare per un periodo complessivo di circa 18 mesi; i legni utilizzati per la costruzione delle barriques sono stagionati per almeno 3 anni
NOTE:
“Muascae” o “Muaschae” sono i nomi originari di Moasca.
Relativamente alle origini del nome due sono le interpretazioni date al toponimo: il suffisso –asca farebbe pensare ad una origine ligure del nome con significato “terra, città in mezzo alle acque”, ed il nome Muasca segnalato nel 1198 dal Codex Astensis, come prediale del nome personale romano Modius.
La storia di Moasca è strettamente legata a quella del Castello che sorge nel centro del paese. L’economia è basata principalmente sull’agricoltura: la coltivazione della vite costituisce la fonte di reddito primaria per gli agricoltori.